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        BENI CULTURALI - MIMMO LANEVE         

Dando seguito alla precedente nella quale esprimevo la considerazione di seguito riportata, approfitto per inviare il contributo di Mimmo Laneve sullo stesso argomento, nonchè l'informazione ricevuta da ITALIA NOSTRA secondo cui il Presidente della Repubblica ha assegnato alla Associazione la medaglia al merito della Repubblica, per il lavoro svolto a livello nazionale. Sembra, pertanto, che la materia diffusa del momento sia rappresentata dalla voglia di riscatto della situazione culturale in generale del paese, dal bisogno che cittadini di vario orientamento ed età, esprimono per il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione dei Beni Culturali. E' di oggi la notizia dell'affidamento a privati di un buon numero di Fari costieri per adeguarli a nuovi bisogni nel rispetto dell'ambiente. Sorge, quindi, spontanea la domanda: i nostri amministratori locali quali progetti stanno prendendo in considerazione e, sostanzialmente, resteranno sulla scia delle precedenti amministrazioni volte soltanto a distruggere, oppure prenderanno in seria considerazione problemi e aspetti del paese che richiedono soluzioni urgenti?! Vogliamo prendere coscienza e conoscenza dei  progetti in programma o ci troveremo come sempre di fronte a cose fatte! Questo paese non ha la più pallida idea di quanto sia andato distrutto, di quanto poco sia rimasto a caratterizzarne la sua fisionomia, di quanto sia prepotente la spinta centrifuga verso l'interesse alla formazione di una sana coscienza civica. S'è persa traccia del giardino di Giovanni  Corrente unitamente a maldestre manomissioni e compromissioni; non c'è più traccia di un pezzo di cava con la complicità dei nostri uffici che si sono lasciati espropriare da Grottaglie di atti di propria competenza; le fornaci attendono il concretizzarsi delle preci di tanti perditempo per lasciarsi implodere; il Palazzo Lotta e il Palazzo Ducale conservano un elevato stato di precarietà pur avendo visto un risveglio parziale grazie ai privati e agli interventi del GAL; del centro cosiddetto storico si è persa la cognizione; la chiesa continua imperterrita a seguire interventi peregrini dopo che ha perso nel tempo la sua fisionomia abituale; qualche buontempone continua ancora a parlare, sarebbe il caso di dire a sproloquiare perchè non gli va giù l'aspetto del Calvario come da modifica dei primi anni '70; qualche altro riprende a discutere, si fa per dire, del Monumento ai Caduti e della sua collocazione, attento Luigi!, potrebbero addossarti le responsabilità facendo credere che sia una tua necessità! Quando riusciremo a capire che le cose bisogna pensarle al meglio prima di realizzarle; dopo non c'è più posto, bisogna pensare ad altro, soprattutto evitando di inserire nei progetti della comunità visioni o interessi di parte (vedi storia rifacimento Calvario); altra raccomandazione che mi permetto di esprimere è quella di precedere le opportunità proposte dai tecnici non di seguirle, devono essere gli amministratori a sapere, capire e realizzare cosa di buono si può fare tanto il lavoro per i tecnici resta comunque.  I cosiddetti campi da tennis, dopo aver distrutto le Tagliate, hanno rappresentato un buon business per chi li ha voluti e progettati grazie a milioni di metri cubi di cemento, trascurando il fatto che le sorelle Pilolli-Lotta attendono ancora, dall'altro mondo, il rimborso dell'esproprio forzato del proprio terreno di famiglia, di loro proprietà sin dal 1797. Mi rendo conto che è impietoso far procedere il discorso su questo binario ma così sono andate le cose finora. Cosimo Manica raccomandava analisi del sangue e delle urine, preventive per chi avrebbe recitato; per gli amministratori sarebbe da mettere allo studio questo o altri esami prima di candidarsi. Grazie dell'attenzione. Saluti cordiali. Aldo Galeano 

 
Di recente mi è capitato di sentirmi rispondere, rispetto alla mia proposta,attraverso la quale sostenevo che i ragazzi debbano, dovrebbero conoscere la chiesa:"Perchè, i ragazzi non conoscono la chiesa!?" Indubbiamente la mia proposta mira a far sì che i ragazzi conoscano la storia della chiesa; così come la risposta-considerazione del mio casuale interlocutore, tendeva a sostenere che non c'è alcun bisogno che i ragazzi "conoscano" la chiesa, in quanto, di fatto la conoscono. La conoscono per via delle frequentazioni di fede religiosa, la conoscono perchè in essa loro medesimi o altri, di qualunque età, adulti compresi, ricevono i sacramenti. Ma togliendo per un momento il velo dell'autosufficienza, derivante da valutazioni alquanto grossolane, a mio parere, resta da dimostrare quanto della storia della chiesa i bambini, i ragazzi, gli stessi adulti sappiano e conoscano! E, attraverso la storia della chiesa, del loro stesso paese! Questa riflessione, mi è giunta immediata quando ho letto il manifesto di Ruffano, nel quale, tra l'altro, è compreso il ruolo dei ragazzi dell'Istituto locale per far conoscere il paese in qualità di informatori. Mi piacerebbe immaginare per un istante la scena cui assisteremmo nel momento in cui il più preparato dei ragazzi o perfino dei giovani del paese, dovesse far da guida a visitatori ignari ed ipotetici. Oltre venti anni fa, a livello di Provveditorato agli Studi, si procedeva con l'organizzazione dei ragazzi in modo tale che arrivassero alla adozione dei monumenti della propria città o paese. Sarò cattivo, come in tante altre occasioni, vedi la cura dei beni storico- architettonici del paese, per ritenere che "la guida", suo malgrado, non farebbe una bella figura. Della qual cosa, dovremmo dolercene un po' tutti, me compreso, per non aver sfruttato sufficientemente e dovutamente le occasioni propizie.

 

Grazie dell'attenzione.

Cordialmente.

Aldo Galeano

Carissimo Aldo, condivido pienamente quanto da te sostenuto. Vorrei aggiungere, se me lo consenti, che il tuo "messaggio" di persona sensibile, attenta e colta potesse arrivare anche in quei luoghi dove si dovrebbero educare i cittadini del domani: la scuola, in particolare, dove si studia anche la storia dell'arte ma non si da la giusta attenzione alla storia e alla cultura del proprio territorio. Cosa che invece hai sempre svolto tu con grande passione e competenza. Colgo l'occasione per ringraziarti per tutto quello che hai fatto per divulgare la conoscenza dei luoghi simbolo del nostro paese e invito tutti a fare una grande riflessione su questo aspetto importante per tutti noi.

 

Un caro saluto.

Mimmo laneve

 

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