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      UN COMMIATO UN PO' COSI'   31 AGOSTO 2015       

Un commiato un po’ così …

 

Nell’aula magna dell’Ist. Comprensivo “Leon. da Vinci”, la dirigente prof.ssa Enrica Saracino, a conclusione del triennio che l’ha vista impegnata nelle scuole di Monteiasi e di Montemesola, ha salutato i presenti prima di essere, domani, sul nuovo posto di lavoro, prossimo al suo paese d’origine.

 

Massima l’attenzione dei docenti, un’atmosfera un po’ imbarazzata, “Peccato, si stava così bene! Abbiamo lavorato tanto serenamente! I tre anni sono passati a volo!” E le espressioni calorose, al limite dell’emozione, le ha pronunciate la stessa preside Saracino passando un po’ in rassegna le fasi più significative del periodo; tra queste brilla per capacità strategica e gestionale quella di essere riuscita a mettere assieme le scuole dei due paesi formando un unico istituto comprensivo che, guarda caso, prende il nome di quello di Monteiasi. La scuola di Monteiasi, quella elementare, è stata portata per quasi un secolo a volo come il seggiolino del luna-park tra Grottaglie, Martina F., Crispiano, Carosino per giungere nel 2000 a comprendersi  con la scuola media; la quale anch’essa è stata peregrina e con varie denominazioni e caratteristiche istituzionali per un buon numero di anni, quelli iniziali; Taranto, Grottaglie, infine Monteiasi con l’introduzione della media obbligatoria.

 

Dopo l’intervento della preside Saracino e prima della presentazione del nuovo dirigente, prof.  Vincenzo Tavella, c’è stato il saluto, come definirlo? ufficiale del dirig. in pensione prof. Matichecchia. A questo punto la situazione ha preso veramente la piega di un commiato tra richiami biblici, danteschi, ed altri di sicuro elevato profilo culturale; e questa che di per sé poteva apparire una felice connotazione adatta ad un momento di distacco si è rivelata, invece, una performance onnicomprensiva di tutte le altre realtà che sono venute a mancare per il fatto stesso che erano assenti; in pratica il collega-dirigente che a suo dire si era prenotato da mesi per l’occasione, ha assunto il ruolo unico in rappresentanza di una comunità che non esiste o, se vogliamo, in rappresentanza di una scuola che resta sigillata fra le quattro mura restando estranea alle presenze comunitarie. Naturalmente, per conoscenza diretta, so bene che così non è; sono in tanti i docenti che interloquiscono col Gruppo Anonimo ‘74 per motivi socio-culturali; sono state tantissime le occasioni cui la preside Saracino ha assicurato il suo sostegno e la sua stessa presenza (laboratorio di animazione –vedi foto-, Falò e Colori, e tante altre. E allora di che stiamo parlando!? Stiamo parlando di un sindaco o di un suo delegato, di un presidente del Consiglio d’Istituto o di un suo delegato, di un docente possibilmente di Monteiasi e/o pur anche di Montemesola, insomma dell’assenza di quelle figure rappresentative che normalmente costituiscono l’ossatura principale di una sia pur piccola comunità come la nostra.

 

Un’altra osservazione che è balzata subito agli occhi, è stata quella della mancanza di un fotografo ufficiale, di un cronista; in altre occasioni erano più i fotografi che i presenti; un attestato, un pezzo di carta lo vogliamo rilasciare a questa persona che ha lavorato ininterrottamente e anche in orari proibitivi per mandare avanti la baracca? Non dico una lastra d’argento, una pergamena su pelle di pecora, ma un segno, un piccolo segno lo ha meritato, lo merita o stiamo facendo il bla-bla d’occasione? E tu, sig. Matichecchia, se accetti un consiglio (mi permetto) d’amico, hai l’obbligo morale di scegliere, le strade sono due: a) non andare più in giro per commiati; b) in caso di persistenza irrefrenabile, spendi qualche centesimo e procura un degno fascio di fiori da offrire ad una signora che, da par suo, ha offerto (sicuramente a sue spese, non del Ministero) un degnissimo buffet. Buon lavoro!

 

AldoGaleano

aldogaleano@libero.it

gruppoanonimo74@gruppoanonimo74.it

www.gruppoanonimo74.it

 

Monteiasi, 31 agosto 2015         

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